Smart working e videoconferenza: come (r)innovare il lavoro in 5 mosse

smart working videoconferenza

Smart working e videoconferenza sono i due elementi intorno a cui ruota il piano di rinnovamento del lavoro ai tempi dell’hybrid workplace . La nuova normalità si plasma, da un lato, sulla necessità di distanziamento (e quindi di lavoro da remoto) e, dall’altro, sul bisogno di una comunicazione sempre più fluida che restituisca fedelmente l’esperienza del contatto vis-à-vis. Non solo: al di là della contingenza emergenziale, al giorno d’oggi le aziende contano una presenza sempre più massiccia di team diffusi e di una forza lavoro dinamica e mobile. In questo scenario, si presentano quotidianamente occasioni in cui occorre gestire efficacemente attività in smart working e videoconferenza tra dipendenti, sedi distaccate, collaboratori e clienti. 

Strumenti di smart working e videoconferenza: una scelta strategica in mano ai CIO

Siamo nell’era della Unified Communication and Collaboration : una comunicazione integrata a 360 gradi, da asset opzionale è diventata elemento essenziale per la salute del business.  Grazie a tecnologie digitali in costante evoluzione e a una connettività sempre più performante, i software e gli strumenti per smart working e videoconferenza oggi possono garantire un’esperienza di interazione da remoto  del tutto simile a quella sperimentabile in presenza. Di fatto, grazie a questa evoluzione tecnologica, il concetto stesso di posto di lavoro sta vivendo una rivoluzione epocale. In questo scenario, il ruolo chiave è quello dei CIO: dalla scelta delle giuste soluzioni tecnologiche, infatti, dipende l’ottimizzazione dei processi e il raggiungimento dei risultati aziendali. La sfida è riuscire a tenere l’azienda al passo con i tempi, implementando strumenti innovativi di collaboration, software per lo smart working e videoconferenza senza però alterare l’infrastruttura esistente e scegliendo soluzioni che rispettino le condizioni di scalabilità, compatibilità, rapidità.

 

 

Abilitare l’hybrid workplace in 5 mosse, tra smart working e videoconferenza

Nell’era dello smart working la videoconferenza e gli strumenti di collaboration devono essere integrati sia con le principali applicazioni di produttività che con gli spazi (fisici) aziendali. Per realizzare questo hybrid workplace non bisogna tralasciare nessun aspetto organizzativo e operativo. Ecco le 5 mosse chiave da seguire:

#1 Garantire integrazione, interoperabilità e facilità d’uso

Deve essere messa a punto un’orchestrazione perfetta di ogni dispositivo, strumento o applicazione all’interno dello spazio di lavoro ibrido. Le soluzioni di Unified Communication and Collaboration come strumenti di messaggistica istantanea, piattaforme di condivisione cloud, applicazioni mobili e tool di collaboration devono essere interoperabili per facilitare le attività in smart working e videoconferenza. 

#2 Scegliere strumenti hardware di ultima generazione

Quando si lavora in smart working e videoconferenza la qualità audio e video deve essere eccellente, sia per agevolare le attività dei dipendenti che per offrire a clienti e partner un servizio di qualità avanzata. Va quindi prestata la massima attenzione anche nella scelta degli strumenti hardware: solo le tecnologie di ultimissima generazione supportano videoconferenze professionali al passo con i tempi. 

#3 Ottimizzare la gestione degli spazi aziendali in un’ottica ibrida

Una fruizione ottimale dell’hybrid workspace passa anche dalla riconfigurazione – sia pragmatica che concettuale – delle tradizionali aree aziendali. Qualche esempio: per facilitare i rientri in azienda su turni è importante implementare un sistema di prenotazione virtuale degli spazi fisici; per abbattere davvero qualsiasi barriera, è invece importante assicurare anche la compatibilità BYOD con le applicazioni di smart working e videoconferenza presenti nelle sale aziendali.

#4 Affidarsi a un servizio di livello enterprise

Spazi aziendali altamente digitalizzati, strumenti hardware di ultima generazione e sofisticati software per smart working e videoconferenza non bastano: l’imperativo è affidarsi a un partner autorevole e qualificato, che sia in grado di garantire un costante e proattivo monitoraggio di  questi sistemi, con supporto tecnologico 24/7, concierge in tempo reale e presidio on-site, se necessario. 

#5 Pretendere il massimo livello di sicurezza IT

Smart working e videoconferenza, da un lato spingono il livello di produttività aziendale a livelli mai visti ma, dall’altro, rischiano di mettere i dati aziendali in serio pericolo, se non sostenuti da una solida sicurezza IT. Per questo, i software utilizzati devono fornire una protezione elevata con crittografie end to end, sia per le riunioni sia per i documenti e i dati condivisi.

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